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Indicatori di crisi parte VI
Analisi qualitativa

L’analisi qualitativa è l’attività di analisi (residuale) di tutte le componenti gestionali, strategiche ed operative, della struttura imprenditoriale e manageriale, sul sistema informativo aziendale ed infine sulle caratteristiche e dinamiche congiunturali del settore merceologico di appartenenza.

Oggetto della presente analisi sono tutte le variabili, sia qualitative che quantitative, non esaminate attraverso l’analisi andamentale ed economico-finanziaria, che possono influenzare significativamente sulla probabilità di insolvenza ed il correlato rischio. Per le procedure specifiche da applicare si rinvia ai principi di pratica professionale di revisori e sindaci per il controllo interno.

In particolare, scopo dell’analisi qualitativa è quello di integrare le informazioni già elaborate mediante l’analisi andamentale ed economico-finanziaria, attraverso un esame approfondito:

  1. delle caratteristiche strutturali ed evolutive del mercato di riferimento;
  2. del posizionamento competitivo rispetto alla concorrenza;
  3. del livello di trasparenza informativa dell’impresa;
  4. delle caratteristiche del management  e dei comportamenti da esso;
  5. della manifestazione di eventi rischiosi interni;
  6. della storia e della tradizione aziendale, dell’organizzazione dei sistemi gestionali e informativi.

L’analisi qualitativa permette agli organi di controllo interno ed al revisore di avere una migliore comprensione dell’attività aziendale (intesa come strategie e politiche gestionali), della sua struttura imprenditoriale e manageriale.

Operativamente la fonte principale attraverso cui l’organo di controllo interno acquisisce le informazioni in merito alle strategie e alle politiche gestionali aziendali è costituita dal questionario informativo. Nel questionario informativo l’attenzione è rivolta a due configurazioni di rischio:

  • dimensione interna: attiene essenzialmente alle caratteristiche della governance, dei sistemi informativi, alla qualità del management e ai rapporti con gli istituti finanziari;
  • dimensione esterna: attiene al contesto macroeconomico generale, al settore merceologico di appartenenza, all’ambiente competitivo in cui l’impresa opera, alle caratteristiche del mercato di riferimento, all’area geografica e alla dimensione aziendale.

Cosa deve analizzare con maggiore attenzione l’organo di controllo interno?

  • Rapporto con il sistema bancario: l’organo di controllo interno deve poter verificare se i dati utilizzati nel corso dell’analisi andamentale siano attendibili
  • Proprietà e management:  l’organo di controllo interno deve poter valutare la struttura manageriale in termini si di competenza imprenditoriale e professionale sia di correttezza commerciale.